È da tempo ormai che i blog si occupano di questo argomento: esperti ed analisti hanno lanciato un serio allarme sulle attuali condizioni dell’USAF, e soprattutto sul suo futuro. Cattiva gestione e problemi economici sono le principali cause della crisi che ha colpito l’Aeronautica statunitense.
Il nuovo inquilino della Casa Bianca sarà costretto a tagliare pesantemente i fondi alla Difesa, ed è già chiaro che il ritiro dall’Iraq non porterà i risparmi ecomici sperati. Purtroppo per l’USAF, sono i programmi aeronautici ad essere i più costosi al momento, per cui dovranno essere prese drastiche e dolorose decisioni e tagliare progetti e ricerche. Ovviamente il più a rischio è l’F-22, ma in gioco non c’è solo il destino del caccia su cui l’USAF ha puntato tutto: se non saranno presi provvedimenti immediati gli Stati Uniti potrebbero perdere la superiorità aerea. Se gli aerei più vecchi non saranno sostituiti, il numero di cacciabombardieri in dotazione si ridurrà del 60%, ma i problemi riguardano anche le aerocisterne e il trasporto strategico. Citando le parole di un noto blogger militare, “the USAF is now in survival mode“.
L’USAF in grossi guai
dicembre 5, 2010 di Joker
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